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lunedì 22 dicembre 2014

Meglio zoppicare sulla via della salvezza che correre su quella della perdizione

Reverendissimo parroco, Don Carmine PETRILLI,

è una festa di popolo, questa della nostra assemblea qui riunita!
La presenza di questo popolo di Dio attorno al suo Sacerdote, vuole testimoniare con tutto l'affetto e la riconoscenza che esso nutre, il ricordo dell' anniversario speciale dei suoi 30 anni di Sacerdozio.
Un antico proverbio latino recita: ''Semel abbas, semper abbas!'', che tradotto liberamente, significa ''Da quando sei entrato nella nostra vita come pastore, tu vi rimarrai per sempre!''
Nel cuore di questo popolo c'è tutto l'affetto incancellabile per la presenza di un sacerdote nella sua comunità, per il suo impegno pastorale, al di là di inevitabili difficoltà che si possono incontrare.
Comune a tutti noi è la fedeltà alla sua Parola, parola che viene annunciata nella Chiesa intera attraverso il suo ministero pastorale, questa fede nel sacerdote va a caratterizzare e a precisare la ''sua stessa identità'', per il prete credere in Dio significa lasciarlo agire non fuori o al di là del ministero, ma dentro il vissuto concreto del proprio ministero, secondo le tappe storiche del cammino che Dio gli ha fatto percorrere, attraverso le persone che ha incontrato e gli avvenimenti, che non sono mai stati frutto del caso.
Credere significa imparare a riconoscere che è Dio stesso ad agire efficacemente in noi e attraverso di noi con la sua Grazia. La fede è un grande dono di Dio, certo, spetta alla libertà di ciascuno di accoglierla o no, ma per un prete è indispensabile che egli creda fermamente alla potenza della Parola che proprio lui annuncia, alla forza dello Spirito che egli ogni giorno invoca attraverso la forza dei Sacramenti, alla efficace rigenerazione del cuore delle persone a cui egli sa donare consolazione e consiglio.
Dal momento che l'azione di Dio si manifesta attraverso coloro i quali il Signore ci invia è necessario anche da parte nostra presupporre una certa disponibilità offrendo la nostra stima e attenzione verso coloro che ci sono stati inviati, i sacerdoti, i quali imparano ad amare la propria comunità cosi com'è, assieme a tutte le risorse interiori, le ricchezze e le povertà, tirando fuori sempre la parte migliore nell'incontro verso il  prossimo.
Oggi ho il piacere, a nome mio, della Comunità parrocchiale, di dedicarle questo breve ma sincero pensiero di augurio e ringraziamento .
30 Anni di vita sacerdotale hanno non solo dal punto di vista della quantità un significato perchè sono importanti, ma rappresentano la qualità di una scelta che lei ha fatto sua proprio 30 anni fa al momento della sua Ordinazione, pronunciando quell' Eccomi, e proprio da questo gioioso ''Sì'', deve sempre ripartire il Sacerdote.
Questi anni di devozione a Dio, rappresentano una vita (diciamo una generazione) spesa fra gli altri e per gli altri, sono anni in cui ci è stato donato un sacerdote amorevole e al servizio di Dio e del prossimo, un uomo che è stato scelto per arrivare al cuore di tante anime, e che ci ricorda che ''quando amiamo è segno che abbiamo già accolto Gesù nel nostro cuore''. Per questo la ringraziamo, per l' enorme contributo che, con la sua presenza ha dato e continua a dare tutt'ora a tutti, assicurandoci ogni giorno che “dovremmo sentirci importanti perché abbiamo Dio come Padre” e insegnandoci che è “meglio zoppicare sulla via della salvezza che correre su quella della perdizione”. Mi chiedo se è possibile misurare un periodo così lungo, che le auguro con tutto il cuore possa diventarlo sempre più, e allo stesso tempo trovo risposta attraverso le diverse Comunità nelle quali ha operato in precedenza. Allora questa ''misurazione'' può acquistare veramente valore e senso, solo se si è attenti a raccogliere le tante attestazioni di stima, i gesti e le parole dei parrocchiani di allora e di oggi, non solo in queste particolari giornate di festeggiamento ma nella quotidianità. Condividiamo con lei la fede richiamata ogni giorno come vera speranza di luce e gioia. Gioia e umorismo sono necessari per una ''sana spiritualità'', il buon umore è un mezzo per Evangelizzare, e lei ci insegna con il suo esempio che i sacerdoti sono i seminatori del Vangelo, quando ci dice che ''lo scopo di ogni essere umano è costruire una comunità d'Amore''.
Ringrazio il Signore personalmente, perchè ha messo sulla mia strada Don Carmine, un buon pastore, un pastore che sa che tutta la verità non risiede in sé stesso ma un pastore che s’impegna ogni giorno ad agire secondo il cuore di Dio, questo è il più grande tesoro che il Buon Dio possa accordare ad una comunità. La ricorderò sempre nelle mie preghiere chiedendo alla Divina Misericordia di custodirla nella serenità, con gratitudine per il bene che riceviamo dal suo esempio e dalla sua evangelizzazione.
Tanti auguri, don Carmine!
Ad multos et faustissimos annos!
Don Roger SEOGO

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